Oh, capisco bene chi dice che le poesie non cambieranno il mondo. Capisco bene chi dice che scrivere poesie alla fine è inutile. Di concreto, non spostano niente. Se uno non ti ama, non ti amerà perché gli hai scritto una poesia, cazzo, ti giuro, nemmeno se si tratta di ‘Albachiara’, neppure se fosse la poesia più bella del millennio, quella che scrivono sui muri, quella che tutti hanno letto, nemmeno se si trattasse di una poesia che fa piangere tutti e dico proprio tutti però a quella persona.. no, che poi oddio, forse anche si, ma non per i motivi che vuoi tu. Magari ci piange perché intanto che la legge pensa a qualcun altro e tu da una parte sei felice che fa piangere perché vuol dire che fa effetto e poi dall’altra pensi ‘cazzo, non l’ho scritta mica perché leggendola tu pensassi a qualcun altro.’ Ma, ehi, le poesie non cambiano il mondo, le poesie non spostano niente. Se uno non ti ama, non ti amerà mica perché gli hai scritto una poesia. Se scrivi una poesia a qualcuno per convincerlo a tornare da te, che il messaggio finale è ‘ti prego, torna qui..’, sai, quella persona non tornerà nemmeno se si trattasse della poesia più bella mai scritta su quella cosa che è la mancanza, nemmeno se fosse ‘Marmellata#25’, nemmeno se uno sconosciuto qualsiasi la leggesse e decidesse che forse forse ama ancora la sua ex di sei anni fa. Perché le poesie non spostano niente: non distruggono i muri. Se tu scrivi una poesia perché vuoi convincere le persone a smetterla di pensare che se sono razziste hanno ragione, chi la pensa come te forse si commuoverà . Il resto della gente non avrà nemmeno voglia di leggere. Ma, vabbè, qui la ragione è semplice. Se uno è razzista mica la capisce davvero una poesia. E comunque io capisco bene chi dice che le poesie non cambieranno il mondo. Capisco chi dice che scrivere poesie alla fine è inutile. Concretamente, non spostano niente. Ho scritto tante poesie per le persone sbagliate. Svuotavo il cuore fino a finire le poesie, fino ad avere sete, fino ad avere fame, fino a dovermi fermare a respirare. E stavo lì con le mani nelle mani che tremavano, stavo lì che pensavo ‘chissà che cosa mi dirà ..’ Già , chissà che cosa mi dirà . Wow, chissà se piangerà . Chissà se riderà . Chissà se queste parole cambieranno le cose. Ma no, cazzo! Quella persona rideva, quella persona piangeva, quella persona mi stringeva, quella persona mi diceva ‘le più belle parole che mi abbiano mai detto..’ Si, beh, ma se quella persona voleva andare via da me se ne andava uguale.. Se quella persona era già andata via, non bastavano mica le parole a farla tornare, se quella persona non m’amava, non m’amava e basta anche se le parole più belle del mondo gliele avevo scritte io, con questa testa e queste labbra. Perché le parole non bastano. Perché le parole non spostano, perché le parole non trainano, le parole non costruiscono, non demoliscono, le parole non sono mica vita che si muove ma l’unica cosa che muove la vita che hai dentro. E non è che una bella consolazione per quelli come me che tutto ciò che hanno sono le parole. Solo le parole per farsi voler bene, solo le parole per farsi capire. Ma le poesie non spostano, non spostano niente. Eppure prova a scrivere una poesia per la persona giusta. Prova a scrivere una poesia a qualcuno che ti ama e non gli dire niente, raccontagli solo come lo ami. Come lo ami la notte, come lo ami da dentro, come lo ami mentre crolla tutto. Lo vedrai tremare e allora si, le poesie sanno spalancare il cuore. Lo vedrai imbarazzarsi e allora si, le poesie possono provocare sbalzi d’umore. Lo vedrai sorridere mentre cerca di dire qualcosa e allora si, le poesie possono scattare fotografie meravigliose. Perché le poesie non spostano, le poesie amplificano. Urlano, mentre sussurrano gridano. Prova a scrivere una poesia per la persona giusta. Tutte le parole che conosci te le dimenticherai. Starai lì, col fiato corto e gli occhi che brillano e vedrai come le poesie non cambiano il mondo, no.. ma lo rendono eterno.
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