Io, te e il mare è il mio primo libro.
Tutto è partito quando nel 2016 ho aperto la mia pagina Instagram. Non avevo grandi aspettative, volevo solamente scrivere. La cosa bella di tutto questo è che ancora oggi, che le cose sono diventate grandi e io insieme a loro, il mio più grande desiderio rimane quello. Scrivere.
Allora, quello che facevo era pubblicare sui social i miei pensieri. Erano pensieri sparsi, diversi tra loro, ma era come se una linea sottile li collegasse. Tutti portavano al mio primo amore e al mio modo di vivermi l'amore. Tante persone avevano ormai cominciato a seguirmi, a scrivermi, a commentare le mie parole dicendomi il più delle volte che quelle parole sembravano rispecchiare i loro pensieri. Io non avevo mai detto loro nemmeno quale fosse il mio nome, e se ci ripenso è così strano. In forma anonima raccontavo di me. Un giorno prendo coraggio, decido di espormi. Penso 'ne vale la pena', e scopro che ho ragione da vendere.
Qualche tempo dopo arriva un email da Mondadori: 'Ti va di scrivere un libro?'
Cazzo se mi va, penso io. Non è che mi va, è tutto ciò che voglio da sempre.
Comincio a pensare alla storia. Arriva Luglio, parto per le vacanze e mi ritrovo in un luogo che sarà poi uno dei luoghi, forse quello più importante, di Io, te e il mare: Castellabate.
Scrivo qualcosa, ma la storia giusta sembra non arrivare mai e la forma non è quella che mi fa esprimere nel modo in cui vorrei. Avevo lasciato da parte i versi che mi avevano accompagnato nella mia avventura sui social e avevo scelto di scrivere una storia in prosa.
Presto arriva la chiamata che mi mostra la direzione giusta.
La mia editor mi dice 'questo non è il meglio che puoi tirare fuori. Prima di tutto, che cosa vuoi raccontare?'
Rispondo che il fatto è che non lo so, che non lo so davvero e lei allora mi dice 'Perché non provi con la verità?'
Così decido di raccontare nient'altro che questo, la verità. Metto insieme i pezzi e decido di scrivere di quel primo amore finito ormai da un pezzo e di farlo in un modo diverso, senza abbandonare né la prosa e né la poesia. Ed è così che Io, te e il mare diventa un romanzo in versi.
Questo libro non racconta una storia, racconta le emozioni dentro la storia. I protagonisti non hanno nome, perché la protagonista è chiunque, il protagonista è chiunque. E' chiunque abbia provato quelle emozioni.
Io, te e il mare è un viaggio nella testa e nel cuore della protagonista, un'adolescente all'ultimo anno di liceo, orfana di madre, che si ritrova a fare i conti con se stessa solo quando si innamora, e allora si apre, e allora è costretta a guardarsi anche debole.
C'è questa serie tv, che è Skins, dove uno dei personaggi, Effy, dice questa frase al primo ragazzo per cui abbia mai provato amore:
Prima ero forte, ma tu mi hai resa debole.
Il concetto è molto simile. L'amore ti spoglia, ti fa avere una gran paura. Tipo che è spaventoso pensare che un sentimento così bello possa andarsene veramente da un momento all'altro, lasciandoti lì da sola. Tipo che è spaventoso pensare che tutti alla fine se ne vanno e vuoi o non vuoi dobbiamo fare i conti con gli abbandoni, è questo che ha imparato la protagonista quando sua madre è morta. E il passato ti segna, non è vero?
Allora Io, te e il mare racconta come ci si sente quando pensi di non meritare l'amore, di non meritarlo affatto, di non essere all'altezza di niente.
Com'è che ti senti quando pensi di essere solo al mondo, tranne qualche volta? Perché ti abitui alla tristezza e nessuno può farti niente, ma poi ti abitui alla felicità e se te la portano via puoi diventare triste, cioè, diventi triste per forza. E allora hai paura e soprattutto a diciott'anni, hai paura e come.
Io, te e il mare racconta le conseguenze dell'insicurezza. Sapete quante cose facciamo e diciamo per colpa dell'insicurezza? Non ne avete idea. Ci offusca, ecco. Non ci fa vedere l'amore che c'è intorno a noi. Ed è questa la cosa più brutta: perdere chi non vogliamo perdere, per paura di perderlo.
Guardare la luna: lo fa spesso chi prova mancanza.
Io, te e il mare è il libro di tutte quelle persone che si sono sentite sole, che piangono solo all'idea che le cose possano finire, che non sopportano la fine delle cose.
E' il libro di tutte quelle persone che stringono forte fino a soffocare, e se potesse dire una sola cosa, tra tutte quelle pagine, direbbe:
Non puoi amare qualcuno se non ti sai amare.
Il resto è da leggere.
Sarà tradotto in Spagna a Marzo 2020.
Comments